Lettera Aperta Maria supplicans – Padre Gesumaria Missigbètò
LETTERA APERTA
‘MARIA SUPPLICANS’
circa la verità su Papa Francesco e i suoi errori morali e dottrinali
Parte 3
Parte 4
Parte 5
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Lettera Aperta ‘Maria supplicans’
circa la verità su Papa Francesco e i suoi errori morali e dottrinali
Parte 1 (introduzione)
22 febbraio 2024
Festa della Cattedra di San Pietro
Cari fedeli cattolici di tutto il mondo,
Che Maria Supplicante ci ottenga da Gesù la forza e il coraggio di proclamare pubblicamente la verità su Papa Francesco e suoi errori morali e dottrinali! Come ha detto la Madonna di Anguera, molti cardinali, vescovi e sacerdoti hanno paura di dirvi questa verità: “Cari figli... Molti di coloro che sono stati scelti per difendere la verità si ritireranno per paura” (4.908, 1° gennaio 2020). Lo abbiamo visto recentemente con la pubblicazione della Dichiarazione ‘Fiducia supplicans’. La Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti (18 dicembre 2023) non ha osato dire che Papa Francesco, il Cardinale Víctor Manuel Fernández (Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede) e Padre Armando Matteo (Segretario), hanno commesso un grave errore pubblicando questa dichiarazione. Lo stesso vale per la Conferenza dei Vescovi di Francia (10 gennaio 2024). Lo stesso vale anche per il Cardinale Fridolin Ambongo (11 gennaio 2024), che ha affermato che le coppie omosessuali non possono essere benedette in Africa, senza dire che questo è anche moralmente inaccettabile in tutta la Chiesa. Tuttavia, Gesù e Maria ci chiamano a predicare la verità senza paura: “Il mio Gesù ha bisogno della vostra testimonianza coraggiosa e pubblica” (4.908, 1° gennaio 2020); “Il mio Gesù ha bisogno di uomini e donne coraggiosi che, come Giovanni Battista, annuncino il Vangelo e difendano la sua Chiesa” (5.109, 8 aprile 2021).
Siamo in Quaresima, un tempo di preghiera, digiuno e misericordia. A causa del mio amore per Papa Francesco e per la sua salvezza eterna, ho recentemente incoraggiato i cristiani affinché offriamo a Dio quaranta giorni di preghiera e digiuno per la totale conversione di Francesco alla verità. Come atto di misericordia, vorrei ora incoraggiare tutti i cristiani a criticare pubblicamente gli errori morali e dottrinali di Papa Francesco che, attraverso il relativismo e l’etica della situazione, attaccano il matrimonio, la famiglia e i Sacramenti. Perché è necessaria questa critica? A causa dell’ostinazione di Francesco nel mantenere i suoi errori e nel continuare a insegnarli. Dal 2016, già da 8 anni, si rifiuta di correggere i suoi errori nonostante l’evidenza e le numerose correzioni fraterne e filiali da parte delle sue figlie e dei suoi figli (professori universitari, esperti di Teologia, Morale e Diritto canonico) che lo hanno invitato a farlo (cfr. Lettera Aperta al Collegio Cardinalizio, 29 giugno 2016, 45 firmatari; Correzione Filiale a Papa Francesco, 16 luglio 2017, 62 firmatari; Lettera Aperta ai Vescovi, aprile 2019, 20 firmatari; Dichiarazione ‘Vírgen Santísima de Guadalupe, Mater Veritatis Salutaris’, 12 dicembre 2021, 58 firmatari; la mia correzione filiale, 29 giugno 2023; Appello Filiale a tutti i Cardinali e Vescovi della Chiesa Cattolica, 2 febbraio 2024, 92 firmatari; ecc.) La critica pubblica è necessaria anche per condurre alla verità quei cristiani che sono ancora all’oscuro degli errori di Francesco.
Questa critica pubblica è in realtà una correzione filiale rivolta dai figli e dalle figlie della Chiesa a Papa Francesco, e lo aiuterà a correggere rapidamente i suoi errori. Gesù stesso ci incoraggia a farlo: “Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo... se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone... Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo alla Chiesa” (Matteo 18:15-17). Anche la Tradizione cristiana ha lodato il coraggio di San Paolo e l’umiltà di San Pietro durante la correzione filiale pubblica ad Antiochia: “quando Cefa venne ad Antiochia, mi opposi a lui a viso aperto perché evidentemente aveva torto” (Galati 2:11). Sant’Agostino e San Tommaso d’Aquino ricordano ugualmente la necessità della correzione filiale pubblica: “se ci fosse un pericolo per la fede, i superiori dovrebbero essere rimproverati dagli inferiori, anche in pubblico... la Glosis di Agostino spiega: ‘Pietro stesso mostra con il suo esempio a coloro che hanno la preminenza, se gli capitasse di deviare dalla retta via, di non rifiutare di essere corretti, anche dai loro inferiori.’” (Summa Theologica II-II, q.33, a.4). Dio Padre ricordava anche a Santa Caterina da Siena l’obbligo di carità costituito dalla correzione fraterna e filiale pubblica: “se egli fusse obstinato che non si correggesse... puoi... farlo manifesto al Corpo Mistico della Sancta Chiesa” (Dialogo della Divina Provvidenza, Tractato dell’orazione, Capitolo 105).
Cari fedeli cattolici, oggi, 22 febbraio 2024, Festa della Cattedra di San Pietro, vorrei, con umiltà e rispetto, dirvi la verità su colui che attualmente siede su questa cattedra, perché non è chi credete che sia. Infatti, molti cristiani, accecati dall’amore per Papa Francesco, hanno smesso di usare la loro intelligenza e credono che egli sia un fedele successore di San Pietro. Ma la realtà è ben diversa (è doloroso da dire, ma devo dirlo): Papa Francesco è un eretico, un falso dottore, un falso pastore, un falso profeta, un falso papa, un nuovo Giuda, un nuovo Martin Lutero, un nuovo diavolo e è probabilmente un membro della massoneria ecclesiastica o è influenzato da ecclesiastici che ne fanno parte. Ovviamente, quanto appena detto è scioccante e sorprendente per chi non conosce ancora la verità su Papa Francesco. Tuttavia, le righe che seguono confermeranno questa verità. La parte introduttiva di questa lettera aperta viene pubblicata nella prima settimana di Quaresima. Nella seconda settimana, verrà condivisa la seconda parte, che fornirà le prove delle eresie di Francesco. Nella terza settimana, spiegherò perché Papa Francesco è un falso dottore, un falso pastore e un falso profeta. Poi, nella quarta settimana di Quaresima, mostrerò perché Francesco è un falso Papa. La quinta settimana offrirà un testo che rivela come Francesco oggi svolga lo stesso ruolo di Giuda, Martin Lutero e del diavolo. Infine, nella sesta settimana di Quaresima, vedremo le ragioni per cui Francesco è probabilmente un membro della massoneria ecclesiastica o è influenzato da ecclesiastici che ne fanno parte.
Perché sono così sicuro di dirvi la verità? In primo luogo, perché questa verità si basa in modo chiaro e inequivocabile sulle parole e sulle azioni di Francesco, che qualsiasi cristiano intellettualmente onesto può verificare. In secondo luogo, perché da quando ho iniziato a parlare pubblicamente degli errori morali e dottrinali di Francesco (21 novembre 2020), ho ricevuto cinque minacce di morte e più di venti atti di intimidazione (messaggi contenenti velate minacce da parte di sconosciuti, pedinamenti e inseguimenti per strada, ecc.) Infine, perché da due anni il social network X (Twitter) limita la promozione e la diffusione delle mie pubblicazioni imponendo restrizioni ingiuste ai miei account @fatherjesusmary, @janviergbenou e @fatherjbyesno. Ad esempio, in numerose occasioni, senza preavviso o spiegazione, i miei account erano inattivi o, quando vi accedevo, non potevo fare un tweet nel mio profilo perché il pulsante che mi permetteva di farlo era inattivo. Tutte le immagini che pubblico vengono automaticamente mascherate con la dicitura “contenuto sensibile”, anche se spesso si tratta di immagini sacre di Gesù, Maria e dei santi. Nonostante le mie proteste e il mio abbonamento ‘X Premium’, queste ingiuste restrizioni non sono cessate. Attualmente l’opzione di abbonamento ‘X Premium’ è stata rimossa dai miei account. Tutto questo è molto strano perché il numero totale di iscritti ai miei tre account è di soli 3.000. Perché X (Twitter) mi tratta così ingiustamente se non è perché sto dicendo la verità? Che accordo ha fatto X (Twitter) con il Vaticano per mettere a tacere la verità? Elon Musk @elonmusk, il proprietario di X (Twitter), non ha dichiarato pubblicamente di essere a favore della libertà di espressione?
Concludendo la prima parte di questa lettera aperta, quale consiglio darebbe ai cattolici che l’hanno appena letta? Innanzitutto, non fidatevi di Papa Francesco perché vi sta portando su una strada che è l’opposto di quella di Dio. In secondo luogo, pregate che il Signore dia a Francesco la grazia, durante questo tempo di Quaresima, di riconoscere i suoi errori e di correggerli. In terzo luogo, non lasciate la Chiesa Cattolica, perché essa non appartiene a Francesco ma a Gesù Cristo, che ci ha promesso che sarà sempre presente sulla Barca di San Pietro: “io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Matteo 28:20).
Il vostro fratello africano, Padre Janvier Gbénou
Nome di penna: Fr. Jesusmary Missigbètò
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Lettera Aperta ‘Maria supplicans’
circa la verità su Papa Francesco e i suoi errori morali e dottrinali
Parte 2 (eretico)
27 febbraio 2024
Memoria di San Gregorio di Narek
Cari fedeli cattolici di tutto il mondo,
Che Dio, per intercessione di San Gregorio di Narek, ci benedica tutti e ci aiuti a uscire rapidamente dalla crisi di verità che la nostra Chiesa sta vivendo, una delle cui cause principali è la confusione creata dagli errori morali e dottrinali di Papa Francesco! Molti cristiani sono rimasti scioccati e sorpresi dalla prima parte di questa lettera aperta che ho pubblicato la scorsa settimana, perché conteneva accuse audaci nei confronti di Francesco. Ma, in realtà, ciò è dovuto al fatto che non sanno quanto siano gravi gli errori che Francesco ha introdotto nell’insegnamento tradizionale della Chiesa e quanto siano grandi i danni causati da questi errori. È quindi necessario, in questa seconda settimana di Quaresima, fornire loro la prova della prima accusa: “Papa Francesco è un eretico”. Diversi teologi lo hanno già spiegato in modo molto dettagliato (cfr. Correzione Filiale a Papa Francesco, 16 luglio 2017; Lettera Aperta ai Vescovi, aprile 2019; Dichiarazione ‘Vírgen Santísima de Guadalupe, Mater Veritatis Salutaris’, 12 dicembre 2021; Tradimento della sana dottrina attraverso “Amoris laetitia”, Tullio Rotondo, marzo 2022; Manifiesto para reivindicar la doctrina católica, Francisco José Vegara Cerezo, 19 febbraio 2023; ecc.) Personalmente, l’ho fatto nelle sette lettere aperte che ho pubblicato tra il 21 ottobre 2021 e il 15 agosto 2023. Le eresie di Francesco sono materiali (parole e azioni), ma la sua ostinazione nel mantenerle per 8 anni obbliga a notare che sono anche formali (volontarie). Preghiamo affinché il Collegio Cardinalizio e il Collegio Episcopale guardino seriamente al problema e abbiano il coraggio di trarne tutte le conseguenze. Infatti, è assolutamente necessario che tutti i fedeli cattolici siano ben informati sulle eresie di Francesco descritte brevemente qui...
1. “Amoris laetitia” (ovvero la Confessione e l’Eucaristia date senza pentimento per i peccati gravi): Il 19 marzo 2016, a proposito delle persone divorziate risposate, Francesco ha affermato che “in queste situazioni, molti, conoscendo e accettando la possibilità di convivere ‘come fratello e sorella’ che la Chiesa offre loro, rilevano che, se mancano alcune espressioni di intimità, ‘non è raro che la fedeltà sia messa in pericolo e possa venir compromesso il bene dei figli’” (Amoris laetitia, nota 329). Il 5 settembre 2016, insieme ai vescovi della Regione Pastorale di Buenos Aires, ha affermato che “l’impegno di vivere in continenza può essere proposto. Amoris laetitia non ignora le difficoltà di questa opzione... l’opzione di cui sopra può non essere di fatto realizzabile”. Il 5 giugno 2017 ha disposto che queste tre frasi fossero pubblicate come “Magisterium authenticum” (Acta Apostolicae Sedis 108; pp. 1071-1074; www.vatican.va/archive/aas/documents/2016/acta-ottobre2016.pdf). Quando abbiamo visto un Papa affermare che la virtù della castità è un’opzione, e presentare la fedeltà e il bene dei figli come scuse per commettere adulterio o fornicazione (atti intrinsecamente e moralmente cattivi), e inoltre affermare che tutto questo è un magistero autentico (vero insegnamento)? Mai (cfr. la mia 2ª lettera aperta, 8 dicembre 2021). Tutto ciò implica otto eresie: rifiuto dell’universalità del Sesto Comandamento; rifiuto dell’universalità del Nono Comandamento; rifiuto della legge divina che riserva l’attività sessuale all’uomo e alla donna sposati; rifiuto della legge divina che riserva il desiderio sessuale all’uomo e alla donna sposati; rifiuto della gravità dell’adulterio e della fornicazione; rifiuto della gravità del desiderio di adulterio e fornicazione; rifiuto della necessità di lottare per evitare l’attività sessuale con una persona con cui uno non è sposato, condizione assolutamente necessaria per accedere ai Sacramenti della Confessione e dell’Eucaristia; rifiuto della necessità di lottare per evitare di desiderare sessualmente una persona con cui uno non è sposato, condizione assolutamente necessaria per accedere ai Sacramenti della Confessione e dell’Eucaristia.
2. La nuova isterectomia del 2018 (ovvero la prima misura antinatalista della Chiesa Cattolica e il primo errore della Congregazione per la Dottrina della Fede): È moralmente giusto eseguire un’isterectomia (rimozione dell’utero) quando le condizioni dell’utero non rappresentano un pericolo presente o futuro per la salute di una donna fertile che ha rapporti sessuali? Possiamo dire a una donna fertile che ha rapporti sessuali che ha il diritto di farsi rimuovere l’utero sano solo perché tutti i suoi figli muoiono prima della nascita? La Tradizione cristiana ha sempre risposto NO a queste due domande. Purtroppo, il 10 dicembre 2018, insieme al Cardinale Luis Francisco Ladaria Ferrer SJ (Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede) e all’Arcivescovo Giacomo Morandi (Segretario), Papa Francesco ha risposto SI, accettando così la sterilizzazione diretta, un atto intrinsecamente e moralmente cattivo (cfr. Humanae vitae 14; Documento della Congregazione per la Dottrina della Fede, 31 luglio 1993). Questo è la prima misura antinatalista della Chiesa Cattolica ed è insegnata oggi nelle università cattoliche e praticata negli ospedali cattolici (cfr. la mia 3ª lettera aperta, 25 marzo 2022). È anche il primo errore della Congregazione per la Dottrina della Fede. Questo implica due eresie: rifiuto della legge divina che proibisce di rendere sterile l’attività sessuale; rifiuto della necessità di confessare un atto gravemente immorale, condizione assolutamente necessaria per accedere al Sacramento dell’Eucaristia.
3. L’eresia contro l’Immacolata Concezione e la santità della Vergine Maria (ovvero l’eresia più chiaramente espressa ma sorprendentemente dimenticata da cardinali e vescovi) : L’eresia più palese di Francesco è quella del 21 dicembre 2018, quando ha detto: “La Madonna e San Giuseppe sono pieni di gioia... Sì, ma non pensiamo che per loro sia stato facile: santi non si nasce, si diventa, e questo vale anche per loro” (Discorso ai dipendenti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano in occasione degli auguri natalizi). Affermando che Maria non è nata santa, Francesco ha contraddetto il dogma dell’Immacolata Concezione, proclamato solennemente dal Beato Papa Pio IX : “con l’autorità di Nostro Signore Gesù Cristo, dei Beati Apostoli Pietro e Paolo e Nostra, dichiariamo, pronunziamo e definiamo rivelata da Dio la dottrina che sostiene che la Beatissima Vergine Maria fu preservata... immune da ogni macchia di peccato originale nel primo istante della sua concezione, e perciò deve essere fermamente e costantemente creduta da tutti i fedeli” (Costituzione Apostolica Ineffabilis Deus, 8 dicembre 1854).
4. La Dichiarazione di Abu Dhabi (ovvero la negazione del cristianesimo come religione definitiva voluta da Dio per tutta l’umanità): Il 4 febbraio 2019, ad Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti), insieme ad Ahmed el-Tayeb, Imam di Al-Azhar, Papa Francesco ha firmato una dichiarazione sulla fratellanza umana contenente la seguente frase: “Il pluralismo e la diversità di religioni, di colore, di sesso, di razza e di lingua sono una sapiente volontà divina, con la quale Dio ha creato gli esseri umani”. Ha così attribuito alla volontà positiva di Dio l’esistenza di religioni che praticano il male (idolatria, sacrifici umani, prostituzione sacra, ecc.). Ma questo è un errore dottrinale perché il male (peccato) non può essere attribuito alla volontà divina (cfr. San Tommaso d’Aquino, Summa Theologica I, q.17, a.1; q.19, a.9-10; q.48, a.6; q.49, a.2). Questa frase nega anche la specificità del cristianesimo come religione definitiva voluta da Dio per tutta l’umanità (cfr. Giovanni 14:6; Dominus Iesus 13) e annulla il dovere cristiano di evangelizzare il mondo (cfr. Matteo 28:18-20). Questo implica tre eresie: rifiuto della bontà della volontà di Dio; rifiuto dell’unicità della missione salvifica di Gesù Cristo; rifiuto del mandato missionario di Gesù Cristo. Questa frase accetta quindi un relativismo religioso che mette tutte le religioni sullo stesso piano, come si può vedere nella partecipazione di Francesco agli atti idolatrici con la Pachamama in Vaticano il 4 ottobre 2019 (cfr. la mia 5ª lettera aperta, 29 giugno 2022), e con gli autoctoni del Canada il 25 e 27 luglio 2022. Qui c’è un’eresia: rifiuto del Primo Comandamento.
5. Le leggi sulla convivenza omosessuale (ovvero l’opposizione a San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI): Il 21 ottobre 2020, il 15 settembre 2021, il 5 febbraio 2023 e il 10-11 marzo 2023, Francesco ha chiesto pubblicamente l’adozione di leggi sulla convivenza civile omosessuale. Quando abbiamo visto un Papa chiedere all’umanità l’adozione di tali leggi? Mai (cfr. la mia 1ª lettera aperta, 21 ottobre 2021). Inoltre, Papa San Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI si sono basati sulla Bibbia e sul magistero tradizionale dei papi per ricordarci che tutti i cristiani devono esprimere la loro “personale assoluta opposizione” a queste leggi, altrimenti commettono un “atto gravemente immorale” (Documento della Congregazione per la Dottrina della Fede, 3 giugno 2003, 10). Abbiamo quindi sei eresie: rifiuto della legge divina che riserva l’attività sessuale all’uomo e alla donna sposati; rifiuto della legge divina che riserva il desiderio sessuale all’uomo e alla donna sposati; rifiuto della gravità dell’attività omosessuale; rifiuto della gravità del desiderio omosessuale; rifiuto della necessità di lottare per evitare l’attività sessuale con una persona dello stesso sesso, condizione assolutamente necessaria per accedere ai Sacramenti della Confessione e dell’Eucaristia; rifiuto della necessità di lottare per evitare di desiderare sessualmente una persona dello stesso sesso, condizione assolutamente necessaria per accedere ai Sacramenti della Confessione e dell’Eucaristia.
6. La benedizione delle coppie omosessuali (ovvero la desacralizzazione della benedizione cristiana): È moralmente giusto che un sacerdote benedica una coppia omosessuale? La Tradizione cristiana ha sempre risposto NO. Il 22 febbraio 2021, lo stesso Papa Francesco, insieme al Cardinale Ladaria e all’Arcivescovo Morandi, ha risposto NO, in un documento della Congregazione per la Dottrina della Fede. Stranamente, l’11 luglio 2023 e il 18 dicembre 2023, Francesco si è contraddetto accettando finalmente questa benedizione, con l’aiuto del Cardinale Víctor Manuel Fernández e di Padre Armando Matteo. Ha così gettato vergogna e scherno sulla Chiesa Cattolica, poiché nemmeno le religioni pagane danno una tale benedizione. Purtroppo, come ha detto il Cardinale Mauro Gambetti (11 gennaio 2024), questa benedizione è ora possibile nella Basilica di San Pietro a Roma. Che grande scandalo! Ciò comporta le stesse eresie citate per le leggi sulla convivenza omosessuale e, inoltre, il rifiuto del Secondo Comandamento.
7. L’Eucaristia data senza necessità di pentimento a politici cattolici pubblicamente favorevoli all’aborto (ovvero l’opposizione alla Tradizione cristiana e a San Tommaso d’Aquino): Il 15 settembre 2021, con il pretesto che “la Comunione non è premio per i perfetti” (conferenza stampa di ritorno dal viaggio in Slovacchia), Francesco ha autorizzato tutti i politici pubblicamente favorevoli all’aborto a ricevere la Santa Eucaristia senza la necessità che essi rifiutino il loro attaccamento all’aborto (cfr. la mia 4ª lettera aperta, 31 maggio 2022). Eppure San Tommaso d’Aquino ha ricordato chiaramente l’insegnamento tradizionale della Chiesa: “Ai pubblici peccatori non deve essere data la Santa Comunione, anche se la chiedono” (Summa Theologica III, q.80, a.6). Abbiamo quindi due eresie: rifiuto della necessità di confessare il grave peccato di aver collaborato all’aborto, condizione assolutamente necessaria per accedere al Sacramento dell’Eucaristia; rifiuto della gravità dell’aborto.
8. L’inferno vuoto (ovvero l’opposizione a Gesù Cristo): Il 14 gennaio 2024, alla televisione italiana, Francesco ha detto: “A me piace pensare l’inferno vuoto”. Ha il diritto di avere un pensiero del genere? Sì, e nessuno può impedirglielo. Ha il diritto di rendere pubblico questo pensiero? No, perché contraddice Gesù Cristo, la Bibbia e l’insegnamento tradizionale della Chiesa, e distrugge il desiderio di santità nel cuore umano. Infatti, a causa della natura irrevocabile della loro volontà, è impossibile che il diavolo, i demoni e gli uomini dannati siano in Paradiso (cfr. Catechismo della Chiesa Cattolica 1033-1037; San Tommaso d’Aquino, Summa Theologica I, q.64; Santa Caterina da Siena, Dialogo della Divina Provvidenza, Tractato de la discrezione, Capitolo 40). Inoltre, Gesù ha chiaramente insegnato che l’Inferno è un “fuoco eterno” e che non è vuoto (cfr. Matteo 7:13-14; 22:11-14; 25:41-46; Luca 13:23-28; 16:22-26; Giovanni 17:12). Qui c’è un’eresia: il rifiuto della dottrina sulla condanna eterna degli angeli caduti e degli uomini che muoiono senza pentimento in peccato grave.
Cosa dire dopo i fatti sopra descritti? I reati canonici di Papa Francesco sono numerosi e comprendono diverse eresie che attaccano il matrimonio, la famiglia e i Sacramenti, attraverso il relativismo e l’etica della situazione (cfr. la mia 6ª lettera aperta, 16 luglio 2023; la mia 7ª lettera aperta, 15 agosto 2023). Con gli errori precedenti, egli ha agito contro i canoni 212§1, 276§1, 598§2, 705, 749, 750§1, 751, 752, 915, 916, 1347§2, 1364, 1365, 1368 e 1391. Soffermiamoci in particolare sul canone 1364: “l’eretico... incorr[e] nella scomunica latae sententiae... Se lo richieda la prolungata contumacia o la gravità dello scandalo... la dimissione dallo stato clericale”. Aggiungiamo il canone 1365: “Chi... insegna una dottrina condannata dal Romano Pontefice o dal Concilio Ecumenico o respinge pertinacemente la dottrina di cui nel can. 750, § 2, o nel can. 752... sia punito con una censura e la privazione dell’ufficio”. Chi può dimettere Francesco dallo stato clericale dal momento che è ufficialmente Papa? Tuttavia, questo non impedisce al Collegio Cardinalizio e al Collegio Episcopale di esaminare la sua situazione e di farle una pubblica correzione filiale, poiché prima di obbedire a un Papa che ordina il peccato, si deve obbedire a Dio e alla sua legge (cfr. Atti 5:29). Possono scegliere un nuovo papa vedendo che Francesco si è messo fuori dalla comunione della Chiesa a causa delle molte eresie che ha rifiutato di correggere negli ultimi 8 anni? Francisco Suárez (1548-1617), uno dei più grandi teologi della Compagnia di Gesù, è totalmente favorevole (cfr. James Vincent Schall SJ e Robert J. Siscoe, The Remnant, 18 novembre 2014). Infine, il canone 1391: “Sia punito... chi asserisce il falso in un documento ecclesiastico pubblico”. Papa Francesco ha affermato il falso in tre documenti ecclesiastici pubblici: Amoris laetitia (2016), Isterectomia (2018), Fiducia supplicans (2023). Non merita forse di essere punito, insieme ai Cardinali Ladaria e Fernández, all’Arcivescovo Morandi e a Padre Matteo, dal momento che ha utilizzato diversi documenti ecclesiastici pubblici per affermare il falso e indurre gravemente in errore tutti i cristiani? Nella lettera della prossima settimana spiegherò perché Papa Francesco è un falso dottore, un falso pastore e un falso profeta.
Il vostro fratello africano, Padre Janvier Gbénou
Nome di penna: Fr. Jesusmary Missigbètò
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Lettera Aperta ‘Maria supplicans’
circa la verità su Papa Francesco e i suoi errori morali e dottrinali
Parte 6 (massoneria ecclesiastica)
29 marzo 2024
Venerdì Santo
Cari fedeli cattolici di tutto il mondo,
Questa lettera è l’ultima di una serie di sei dedicate a spiegare gli errori morali e dottrinali di Papa Francesco e le loro implicazioni logiche. Dopo aver analizzato perché Papa Francesco è un eretico, un falso dottore, un falso pastore, un falso profeta, un falso papa, un nuovo Giuda, un nuovo Martin Lutero, un nuovo diavolo, dobbiamo finalmente vedere perché Francesco è probabilmente un membro della massoneria ecclesiastica o è influenzato da ecclesiastici che ne fanno parte.
1. La Chiesa Cattolica e la massoneria ecclesiastica
Non c’è dubbio che da diversi secoli esiste un progetto massonico per controllare la Chiesa Cattolica e distoglierla dalla sua missione di salvare il mondo. San Massimiliano Kolbe ne dà un interessante resoconto negli appunti presi durante il suo soggiorno a Roma. Nel 1917, vide diverse processioni massoniche blasfeme che gridavano canzoni in onore di Satana, e in Piazza San Pietro furono distribuiti volantini in cui si leggeva: “Satana deve regnare in Vaticano e il Papa dovrà fargli da servo”. Il 14 novembre 2007, la Madonna di Anguera ha detto: “Verrà il giorno in cui gli uomini perversi occuperanno uno spazio privilegiato nella Casa del Signore. Saranno loro ad attirare nella Chiesa chi si oppone a Cristo. Sarà il tempo in cui il Sacro sarà buttato fuori e i fedeli saranno perseguitati. Pochi rimarranno saldi nella fede, ma attraverso questi pochi Dio farà nascere una grande speranza per il suo popolo” (2.916). Di chi parla la Madonna di Anguera? Molti analisti pensano che si tratti della massoneria ecclesiastica, cioè di sacerdoti, vescovi e cardinali che esteriormente danno l’impressione di essere con Gesù ma in realtà sono suoi nemici, poiché pervertono la vita cristiana incoraggiando comportamenti immorali, errori nell’insegnamento tradizionale della Chiesa e la promozione dei loro simili a posizioni importanti nella Chiesa. Qual è la loro più grande ambizione? Insediare al vertice della Chiesa un papa che contribuisca a ‘massonizzare’ la Chiesa, cioè a mettere la Chiesa al servizio delle aspirazioni della massoneria in questo mondo.
Si oppone Francesco a Cristo (Verità)? Ovviamente sì. Le parti 2, 3, 4 e 5 di questa lettera aperta ne hanno dato prova presentando e spiegando i suoi errori morali e dottrinali. Inoltre, il suo ostinato rifiuto di correggere i suoi errori dal 2016 ci porta a credere che voglia lasciarli come semi che installeranno la tiepidezza spirituale tra i cristiani e distruggeranno lentamente la Chiesa Cattolica dall’interno, che sarebbe proprio un obiettivo della massoneria ecclesiastica [1]. Ha Francesco qualcosa a che fare con la frase “il Sacro sarà buttato fuori e i fedeli saranno perseguitati”? Alcuni analisti vedono in questo il motu propio Traditionis custodes (16 luglio 2021) che, nella Chiesa universale, ha scatenato una vera e propria persecuzione della Messa tradizionale e dei fedeli che la celebrano, e sta gradualmente facendo scomparire la celebrazione di questa Messa in tutte le chiese moderne. È davvero lecito pensare che la massoneria abbia finalmente avuto il ‘suo papa’ nella persona di Francesco? La risposta sembra essere “sì”, dal momento che, ponendo l’accento sulla misericordia, ha discretamente e astutamente inserito i principi massonici [2] nell’insegnamento tradizionale della Chiesa, all’insaputa della grande maggioranza dei cristiani. Ecco la prova...
2. Papa Francesco è probabilmente un membro della massoneria ecclesiastica o è influenzato da ecclesiastici che ne fanno parte
La massoneria diffonde l’idea di fratellanza universale unita a una mentalità relativista, Francesco anche. Con la Dichiarazione di Abu Dhabi o Documento sulla fratellanza umana per la pace mondiale e la convivenza comune (4 febbraio 2019) e l’Enciclica Fratelli tutti sulla fraternità e l’amicizia sociale (3 ottobre 2020), il papa argentino ha invitato alla fraternità umana universale. Questo primo aspetto non è in contrasto con la fede cristiana, poiché tutti gli esseri umani sono fratelli e sorelle e quindi figli dello stesso Dio. Il problema è il secondo aspetto: il relativismo. È molto caratteristico della massoneria. In concreto, implica un’etica della situazione e il primato della coscienza individuale sulla legge morale. In varie occasioni, il Cardinale Joseph Ratzinger ha sottolineato la natura relativistica della massoneria e la sua incompatibilità con il cristianesimo: “Anche se si afferma che il relativismo non viene assunto come dogma, tuttavia si propone di fatto una concezione simbolica relativistica... la salda adesione alla verità di Dio, rivelata nella Chiesa, diviene semplice appartenenza a un’istituzione, considerata come una forma espressiva particolare accanto ad altre forme espressive, più o meno altrettanto possibili e valide, dell’orientarsi dell’uomo all’eterno. La tentazione ad andare in questa direzione è oggi tanto più forte, in quanto essa corrisponde pienamente a certe convinzioni prevalenti nella mentalità contemporanea. L’opinione che la verità non possa essere conosciuta è caratteristica tipica della nostra epoca e, nello stesso tempo, elemento essenziale della sua crisi generale” [3]. Samuël Tomei spiega, in un eccellente articolo, il legame che Papa Benedetto XVI ha stabilito tra massoneria e relativismo [4].
Nel campo intellettuale, la massoneria eredita l’Illuminismo e stabilisce che nessuna persona, società o religione può pretendere di conoscere o possedere la verità sul mondo o su un essere soprasensibile, il che implica un pluralismo di concezioni, tutte ugualmente valide. Nel campo della sessualità, la massoneria accetta un pluralismo di sessualità e quindi la transessualità, l’omosessualità e le leggi sulla convivenza omosessuale, una concezione dell’amore che considera l’affettività omosessuale uguale a un amore eterosessuale, una concezione del matrimonio e della famiglia che considera la vita comune delle persone omosessuali uguale a un focolare di coppie eterosessuali. Nel campo della vita, la massoneria accetta un pluralismo di libere scelte che autorizzano l’eutanasia, l’aborto, l’inseminazione artificiale, la maternità surrogata, il controllo delle nascite e le misure antinataliste come la contraccezione. Nel campo delle religioni, la massoneria accetta un pluralismo religioso che considera che nessuna religione può affermare di possedere una verità soprannaturale o pretendere di dover essere seguita da tutta l’umanità. Purtroppo, il relativismo massonico è stato importato nella Chiesa Cattolica attraverso la massoneria ecclesiastica e influisce sulla comprensione e la celebrazione dei sacramenti cristiani. Il Battesimo non è più considerato necessario per la salvezza. Di conseguenza, il tradizionale “extra Ecclesiam nulla salus” è respinto, mentre il mandato missionario di Gesù viene minimizzato o addirittura annullato. Il buon proselitismo, rispettoso della libertà e che propone il cristianesimo come religione definitiva voluta da Dio per tutta l’umanità, è allora considerato irrispettoso e cattivo. Il cristianesimo è visto e presentato come una religione tra le altre, e non si deve dire che ha una vocazione universale. Per quanto riguarda i Sacramenti della Confessione e dell’Eucaristia, la massoneria ecclesiastica elimina tutte le legittime restrizioni che la Chiesa tradizionalmente pone per accedervi (conversione e penitenza per la Confessione, stato di grazia per l’Eucaristia) e, affidandosi alla coscienza individuale, permette a chiunque, anche non battezzato, di ricevere questi sacramenti se lo desidera.
Stranamente, tutti questi principi relativistici si ritrovano perfettamente nei principali errori del magistero di Francesco. Dove si vede più il relativismo e l’etica della situazione in Francesco? In Amoris laetitia (19 marzo 2016) e nella lettera dei vescovi argentini (5 settembre 2016) convalidata da Francesco e pubblicata come “magisterium authenticum” (5 giugno 2017). Diversi professori universitari ed esperti di Storia, Teologia, Morale e Diritto Canonico hanno scritto correzioni filiali in cui hanno raccolto le frasi relativiste di Francesco contenute in questi due documenti [5]. Studiamo ora le altre riforme di Bergoglio...
L’isterectomia (rimozione dell’utero) che Francesco ha adottato il 10 dicembre 2018, insieme al Cardinale Ladaria e all’Arcivescovo Morandi, costituisce la prima misura antinatalista della Chiesa Cattolica e il primo errore della Congregazione per la Dottrina della Fede. Purtroppo, insistendo sull’espressione “aborto spontaneo”, questa nuova isterectomia è stata presentata ai cristiani in modo così astuto che molti non si rendono conto della sua gravità. Secondo Francesco, Ladaria e Morandi, la volontà di evitare l’aborto spontaneo implica che una donna fertile che ha rapporti sessuali possa farsi asportare l’utero quando non c’è alcun pericolo presente o futuro per la sua salute e quando un gruppo di medici esperti certifica che tutti i suoi figli moriranno prima della nascita. Ricordiamo che l’aborto spontaneo è una morte naturale, e quindi non imputabile alla donna come colpa morale. Ricordiamo anche che, per natura, tutti gli esseri umani sono mortali, e quindi i figli di tutte le donne del mondo passato, presente e futuro sono necessariamente mortali prima o dopo la nascita. Così non cadremo nell’etica della situazione di Francesco, Ladaria e Morandi e non accetteremo un’isterectomia immorale, che è in realtà una sterilizzazione diretta vietata dalla legge divina [6].
Il 21 dicembre 2018, affermando che “santi non si nasce, si diventa, e questo vale anche” per “la Madonna”, Francesco ha relativizzato la santità originaria di Maria. Il 4 febbraio 2019, affermando che “il pluralismo e la diversità di religioni... sono una sapiente volontà divina”, Francesco ha espresso il suo relativismo religioso, che nega la specificità del cristianesimo come religione definitiva voluta da Dio per tutta l’umanità [7] e minimizza o annulla il dovere cristiano di evangelizzare il mondo. Qui possiamo ricordare le numerose dichiarazioni in cui Francesco rifiuta ogni proselitismo senza specificare che non bisogna rifiutare il buon proselitismo, che rispetta la libertà degli individui e offre il cristianesimo a tutti seguendo il mandato missionario di Gesù Cristo: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato” [8].
Il relativismo sessuale di Francesco, che attacca discretamente il matrimonio e la famiglia, si può apprezzare nel suo zelo per le leggi sulla convivenza omosessuale di cui è diventato l’apostolo internazionale, visti i suoi numerosi interventi a favore di queste leggi per le quali San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI avevano chiesto ai cristiani di mostrare la loro “personale assoluta opposizione”, altrimenti avrebbero commesso un “atto gravemente immorale” [9]. Il 21 ottobre 2020, parlando delle persone omosessuali, Francesco ha detto: “quello che dobbiamo fare è una legge di convivenza civile”. Il 15 settembre 2021, 5 febbraio 2023, 10-11 marzo 2023 e, ancora più recentemente, il 19 marzo 2024, è tornato sulla stessa idea, incoraggiando l’umanità ad adottare questo tipo di legge. Il relativismo sessuale di Francesco è emerso anche quando ha chiesto ai sacerdoti di fare le “benedizioni di coppie in situazioni irregolari e di coppie dello stesso sesso” (18 dicembre 2023), coppie che in realtà si basano su adulterio, fornicazione o sodomia. Questo relativismo sessuale si vede anche quando Francesco stabilisce l’uguaglianza tra l’affettività omosessuale e l’amore eterosessuale dicendo delle persone omosessuali che vivono insieme: “benedico due persone che si vogliono bene” (8 febbraio 2024); “vivono il dono dell’amore” (19 marzo 2024). È veramente deplorevole che Francesco non si ponga una domanda molto semplice e ovvia: “Come si amano?” La verità è che quello che lui chiama “amore” non è né un amore né un dono di Dio, ma un disordine affettivo. Si tratta, infatti, di un desiderio sessuale e di una pratica sessuale non conformi alla volontà divina e diversi dall’amore nobile dell’amicizia, che desidera il bene dell’altro e rifiuta necessariamente di sottoporlo a una pratica sessuale innaturale.
Il relativismo di Francesco nell’accesso ai sacramenti e la promozione indiretta dell’aborto può essere osservata. In primo luogo, con Alberto Fernández, ex presidente argentino divorziato risposato e favorevole all’aborto, che lo ha incontrato in Vaticano e che, con la sua compagna Fabiola Yáñez, ha ricevuto lì la Santa Eucaristia in una Messa celebrata dal vescovo Marcelo Sánchez Sorondo (31 gennaio 2020). Poi Francesco ha autorizzato Joe Biden e Nancy Pelosi a ricevere la Santa Eucaristia senza dover rinnegare il loro impegno a favore dell’aborto (15 settembre 2021, 9 ottobre 2021, 29 ottobre 2021). Non dimentichiamo inoltre che il numero di volte in cui Francesco predica la misericordia senza menzionare la conversione e il pentimento è incalcolabile. Spesso ripete “nella Chiesa c’è posto per tutti, tutti, tutti”, in riferimento alla parabola del banchetto di nozze del figlio del re, ma di solito non parla della fine di questa parabola, che richiede conversione e pentimento [10]. La misericordia di Francesco è quindi falsa perché incompleta e costituisce una mezza verità diversa dalla misericordia di Gesù [11].
Prima di concludere questa analisi, è necessario considerare due elementi che sollevano interrogativi legittimi. Il primo è il fatto che, dal 1999, Francesco è socio onorario del Rotary Club, che di solito è considerato vicino alle logge massoniche. Perché questa appartenenza quando la Chiesa l’ha espressamente vietata agli ecclesiastici dal 1951? [12] Ecco il secondo elemento: in un programma televisivo (‘La Mirada’ di Roberto García, Canal 26, 27 novembre 2017), l’ambasciatore Juan Bautista Yofre (Tata) ha ricordato che una televisione argentina (La Nación) aveva pubblicato una telefonata in cui il capo dell’intelligence vaticana in Argentina affermava che lui e Francesco sono membri della massoneria [13]. Poiché questa informazione è stata resa pubblica a tutti gli argentini, perché né Francesco né il Vaticano l’hanno smentita se era falsa? Perché non hanno intrapreso un’azione legale contro ‘La Nación’ o l’ambasciatore Yofre per diffamazione? Il tema attuale è delicato perché ha conseguenze importanti. Poiché tutti i cristiani hanno il diritto di conoscere la verità, spetta al Collegio Cardinalizio e al Collegio Episcopale confermare loro che il relativismo e l’etica della situazione sono stati effettivamente inseriti nell’insegnamento tradizionale della Chiesa e in che misura la massoneria ecclesiastica vi ha contribuito. Questi collegi avranno il coraggio di indagare? Di fatto, l’appartenenza di un cattolico alla massoneria è proibita e sanzionata con la scomunica [14]. Alcuni analisti ritengono che il recente richiamo a questa proibizione e sanzione, attraverso una risposta ufficiale del Dicastero per la Dottrina della Fede (13 novembre 2023), così come il rifiuto da parte del Vaticano di un nuovo ambasciatore massonico libanese (ottobre 2017), potrebbe contribuire a mettere a tacere i sospetti che gravano su Papa Francesco e sul Cardinale Víctor Manuel Fernández.
Comunque sia, la convergenza tra gli errori di Francesco e le aspirazioni della massoneria ecclesiastica è indiscutibile. Negare questa realtà è, con le belle parole del Cardinale Joseph Zen, “veramente un’offesa alla nostra intelligenza”. Qual è la causa di questa sorprendente convergenza? Perché il magistero del papa relativista attua oggi l’ideale massonico nella Chiesa Cattolica? Da un punto di vista scientifico, ci sono solo tre ipotesi possibili: o si tratta di una pura coincidenza di due visioni sbagliate che oggi si sono incontrate e hanno visto le loro somiglianze, o Francesco è un membro della massoneria ecclesiastica e ha semplicemente adempiuto alla missione della sua associazione, o Francesco è stato influenzato a sua insaputa da ecclesiastici che sono membri della massoneria. È molto probabile che Papa Francesco e il Vaticano non siano d’accordo con le affermazioni di cui sopra. Ma in questo caso, sarebbe bene che spiegassero al Popolo Cristiano quale altra ipotesi potrebbe giustificare la convergenza tra gli errori di Francesco e gli ideali della massoneria ecclesiastica, dato che questa convergenza è scientificamente innegabile per qualsiasi teologo intellettualmente onesto. D’altra parte, ricordiamoci che la Chiesa Cattolica ha dei nemici, ma ama tutti, seguendo il consiglio del suo Divino Fondatore [15]. Preghiamo quindi per i membri della massoneria, affinché abbiano la grazia di abbandonare il relativismo e sperimentare la felicità di essere totalmente cristiani: “Solo Gesù Cristo è, infatti, il Maestro della Verità e solo in Lui i cristiani possono trovare la luce e la forza per vivere secondo il disegno di Dio, lavorando al vero bene dei loro fratelli” [16]. Infine, ringraziamo il Signore per averci dato la forza di vivere questo tempo di Quaresima offrendogli quaranta giorni di preghiera e digiuno per la totale conversione di Francesco alla verità.
Il vostro fratello africano, Padre Janvier Gbénou
Nome di penna: Fr. Jesusmary Missigbètò
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[1] Cfr. Taylor Marshall, Infiltration: the plot to destroy the Church from within, Crisis Publications, 2019
[2] Cfr. Claude Delbos, Humanisme 2013/3, n° 300, pp. 45-51
[3] Documento della Congregazione per la Dottrina della Fede, 11 marzo 1985
[4] Cfr. Humanisme 2013/2, n° 299, pp. 94-97
[5] Cfr. Lettera Aperta al Collegio Cardinalizio, 29 giugno 2016, 45 firmatari; Correzione Filiale a Papa Francesco, 16 luglio 2017, 62 firmatari; Lettera Aperta ai Vescovi, aprile 2019, 20 firmatari; ecc.
[6] Cfr. la mia terza lettera aperta, 25 marzo 2022
[7] Cfr. Giovanni 14:6; Dichiarazione Dominus Iesus 13, Congregazione per la Dottrina della Fede, 6 agosto 2000
[8] Matteo 28:19-20
[9] Documento della Congregazione per la Dottrina della Fede, 3 giugno 2003, 10
[10] “Il re entrò per vedere i commensali e, scorto un tale che non indossava l’abito nuziale, gli disse: Amico, come hai potuto entrare qui senz’abito nuziale? Ed egli ammutolì. Allora il re ordinò ai servi: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti. Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti.” (Matteo 22:11-14)
[11] “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo.” (Marco 1:15); “io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a convertirsi” (Luca 5:32); “Neanch’io ti condanno; và e d’ora in poi non peccare più.” (Giovanni 8:11)
[12] Cfr. Decreto del Sant’Uffizio, 11 gennaio 1951
[13] https://www.youtube.com/watch?v=z6EdvEeIzWI, l’informazione appare al minuto 27:40
[14] Cfr. Enciclica Humanum genus, Papa Leone XIII, 20 aprile 1884; Codice di Diritto Canonico 1917, canone 2335; Documenti della Congregazione per la Dottrina della Fede, 17 febbraio 1981, 26 novembre 1983, 11 marzo 1985
[15] “amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori” (Matteo 5:44)
[16] Documento della Congregazione per la Dottrina della Fede, 11 marzo 1985
Fr. Jesusmary Missigbètò
fatherjmm@gmail.com
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